Carta da Parati: occhio agli inchiostri
Le pareti di casa ci separano e ci proteggono dal caos del mondo esterno.
Non ci sono solo pregi estetici, ma anche funzionali, al contrario della tinteggiatura che deve essere rinnovata ogni due o tre anni, la carta da parati dura nel tempo e funge anche da ottimo isolante termico, in inverno proteggendo dal freddo e in estate trattenendo la frescura del condizionatore.
Proprio perché passiamo molto tempo a contato con questo materiale dobbiamo porre molta attenzione ai materiali ed agli agenti chimici di cui è composta.
Escludendo di fatto il supporto stesso che nelle migliori marche è composto di sola carta, dobbiamo volgere una particolare attenzione agli inchiostri usati per realizzarle.
Questo aspetto è spesso preso in considerazione dagli acquirenti in quanto si ritiene che tutte le carte utilizzino degli inchiostri appropriati.
Vediamo insieme i principali inchiostri utilizzati per la stampa digitale della carta da parati e le loro caratteristiche:
Gli inchiostri più diffusi sono i vecchi inchiostri a solvente. In questi inchiostri il colore viene miscelato con agenti chimici e solventi per il trasferimento dell'inchiostro sul supporto.
I vantaggi per i produttori dell'uso di questi inchiostri sono essenzialmente rappresentati dal basso costo di produzione e rappresentano per il consumatore una scelta obsoleta e non ecologica. I solventi di questi inchiostri evaporano dopo diverse settimane, la carta avrà un odore acre di solvente che evapora dopo qualche settimana dall'applicazione.
Ultimamente molti produttori utilizzano la stampa UV per la personalizzazione della carta da parati. Questo tipo di stampa più recente ed utilizza raggi ultravioletti per trasferire l'inchiostro sul supporto. Gli inchiostri UV rappresentano un upgrade tecnologico in avanti rispetto alla stampa con solventi ma con un macroscopico limite. Le stampe UV infatti, emanano un odore molto forte per diversi mesi (se non anni) a causa della reazione chimica che occorre per fissarli al supporto. Questo la rende poco idonea soprattutto per essere utilizzata in ambienti piccoli e poco arieggiati.
Negli ultimi anni si sta diffondendo la nuova tecnologia di stampa LATEX. Questa tecnologia utilizza inchiostri di quarta generazione a base acqua. L'inchiostro viene “sparato” sulla carta da parati con minuscole goccioline unitamente all'acqua. L'adesione al materiale avviene attraverso un forno ad alta temperatura che facendo evaporare l'acqua fissa il colore. La stampa risulta completamente liscia ed inodore. Questa tecnologia (più costosa per i produttori) rappresenta un grande balzo in avanti verso la transizione ecologica. Di fatto gli inchiostri latex posseggono numerose certificazioni di qualità oltre quella ecologia, greenguard e l'assenza di prodotti chimici pericolosi per la salute.
Prima di scegliere la vostra carta da parati informatevi meglio sugli inchiostri utilizzati
Se possibile vi consigliamo di scegliere inchiostri con certificazioni di qualità
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